SIB: TEST SU ROTTAMI DI ALLUMINIO CONTAMINATI
La SIB, in collaborazione con l’Università di Torino, ha recentemente condotto una sessione di test sul trattamento e fusione di varie tipologie di rottami di alluminio contaminati da VOC dal 3% al 10%: oli, vernici e plastiche.
I rottami sono stati prima trattati attraverso un sistema SIB tipo CDS/RC, dopo fusi in un forno Induzione. I rottami prima e dopo trattamento sono stati sottoposti ad analisi presso l’Università di Torino. L’iniziativa ha l’obiettivo di verificare l’efficacia del trattamento e determinare la capacità di recupero del metallo e la riduzione degli scarti.
Le analisi condotte dall’Università di Torino, effettuate con macchinari all’avanguardia quali ad Es. SEM-EDXS e XRD, certificano l’efficacia del trattamento: i residui organici vengono ridotti a valori trascurabili, prossimi allo zero.
L’indagine è stata condotta su diverse tipologie di Rottami: lattine (UBC), filo smaltato o con gomma, fogli ricoperti da plastiche per uso alimentare e torniture.
I vantaggi più significativi di un trattamento efficace riguardano la riduzione di emissioni CO2, scorie, calo di fusione, consumo di combustibile. Dal punto di vista economico, considerando una capacità annua di trattamento pari a 3000 ton/anno, per ogni punto % di aumento nella resa, si stima un risparmio di circa 350K€/anno, senza tenere conto del risparmio dei costi per lo smaltimento scorie.
Questa tecnologia apre nuove prospettive per una gestione più sostenibile e redditizia del riciclo dell’alluminio.
I rottami sono stati prima trattati attraverso un sistema SIB tipo CDS/RC, dopo fusi in un forno Induzione. I rottami prima e dopo trattamento sono stati sottoposti ad analisi presso l’Università di Torino. L’iniziativa ha l’obiettivo di verificare l’efficacia del trattamento e determinare la capacità di recupero del metallo e la riduzione degli scarti.
Le analisi condotte dall’Università di Torino, effettuate con macchinari all’avanguardia quali ad Es. SEM-EDXS e XRD, certificano l’efficacia del trattamento: i residui organici vengono ridotti a valori trascurabili, prossimi allo zero.
L’indagine è stata condotta su diverse tipologie di Rottami: lattine (UBC), filo smaltato o con gomma, fogli ricoperti da plastiche per uso alimentare e torniture.
I vantaggi più significativi di un trattamento efficace riguardano la riduzione di emissioni CO2, scorie, calo di fusione, consumo di combustibile. Dal punto di vista economico, considerando una capacità annua di trattamento pari a 3000 ton/anno, per ogni punto % di aumento nella resa, si stima un risparmio di circa 350K€/anno, senza tenere conto del risparmio dei costi per lo smaltimento scorie.
Questa tecnologia apre nuove prospettive per una gestione più sostenibile e redditizia del riciclo dell’alluminio.